occultazione di Giove
Nella notte tra il 14 ed il 15 luglio, in un orario scomodo, ma non
per un appassionato, il pianeta Giove verrà occultato da una Luna
calante, più o meno a metà strada tra l’ultimo quarto e la luna nuova.
Un raro evento da non perdere!
Terra all’afelio
Il giorno 4, alle ore 18:09, la Terra si troverà all’
afelio,
ovvero nel punto più lontano dal Sole durante l’arco dell’anno.
Contrariamente a quanto si pensa, la Terra si trova più lontana dal Sole
proprio durante i mesi estivi. Non è infatti la vicinanza al Sole che
genera il clima estivo caldo e temperato, bensì l’angolo di incidenza
dei raggi solari
Luna
![Luna Luna](http://www.astronomia.com/wp-content/themes/astronomia/tools/meteo/images/meteo/moon.png)
Il giorno
1 alle ore
17:51 la Luna raggiunge il perigeo (362.360 Km di distanza), mentre il giorno
13 alle ore
17:06 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (404.782 km). Il giorno
29 alle ore
08:06 si trova nuovamente al perigeo (367.315 Km)
Posizione dei pianeti
Mercurio
Il mese precedente è stato caratterizzato dal miglior periodo di
osservabilità serale dell’elusivo pianeta. L’inizio di luglio vede le fasi finali di questo periodo. Da segnalare la massima elongazione serale raggiunta proprio il giorno 1 luglio, con Mercurio a 25° 44’ di distanza angolare dal Sole. Nei giorni successivi l’altezza sull’orizzonte
diminuisce drasticamente, rendendo problematica l’individuazione del
pianeta. Nella seconda parte del mese Mercurio diventa del tutto
inosservabile; la congiunzione con il Sole si verifica il 28 luglio.
Venere
Il luminosissimo pianeta domina il cielo mattutino prima dell’alba. L’elevazione di Venere sull’orizzonte
orientale cresce velocemente facendo guadagnare al pianeta un ulteriore
incremento di oltre un’ora di osservabilità. Complessivamente a fine
mese Venere rimane osservabile per oltre 3 ore prima del sorgere del
Sole. Anche per tutto il mese di luglio Venere rimane nella
costellazione del Toro, dove si allontana dalla stella Aldebaran
avvicinandosi ai limiti con le costellazioni di Orione e dei Gemelli.
Marte
Continua a ridursi l’intervallo di osservabilità del pianeta rosso,
ormai limitato alle prime ore della notte. Al calare dell’oscurità Marte
è osservabile a Sud-Ovest, dove lo si può seguire fino al suo tramonto.
A fine mese possiamo ancora individuarlo al crepuscolo, ma poco dopo le 23 è già tramontato. Da notare il graduale avvicinamento a Saturno, nella costellazione della Vergine.
Giove
Al mattino, intorno alle 3, lo si può scorgere sull’orizzonte
orientale. Con il passare delle ore si eleva sempre più e lo si può
osservare alto in cielo ad Est fino al sorgere del Sole. Giove si
mantiene costantemente più alto sull’orizzonte rispetto a Venere.
Saturno
Le condizioni di osservabilità del pianeta con gli anelli sono
praticamente identiche a quelle di Marte. Quest’ultimo infatti si sta
avvicinando al pianeta con gli anelli, con il quale nel corso del mese
di agosto giungerà alla congiunzione.
Marte e Saturno sono entrambi nella costellazione della Vergine. Lo
spostamento di Saturno è quasi impercettibile, lo possiamo sempre
individuare poco più in alto rispetto alla stella Spica.
Urano
Lo si può osservare nel corso della seconda parte della notte sull’orizzonte
orientale. Prima del sorgere del Sole è possibile individuarlo alto in
cielo a Sud Est, ma dato che la sua luminosità è al limite della
visibilità ad occhio nudo per poterlo osservare è consigliabile l’uso di
un telescopio. Il pianeta ha lasciato temporaneamente le tradizionali costellazioni della fascia zodiacale e trascorrerà alcuni mesi nella costellazione della Balena.
Nettuno
Il pianeta è osservabile per tutta la seconda parte della notte.
Continua a crescere l’intervallo di osservabilità, per cui dopo la mezzanotte è già individuabile ad Est e prima del sorgere del Sole raggiunge la culminazione a Sud. Per osservare il pianeta è però necessario l’ausilio di un telescopio, essendo la sua luminosità inferiore
alla soglia della capacità di percezione ad occhio nudo. Nettuno si
trova nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere
ancora per molti anni, fino all’anno 2022.
Plutone
Dopo l’opposizione,
raggiunta negli ultimi giorni del mese scorso, le condizioni di
osservabilità di Plutone sono ancora ottimali. Rimane al di sopra dell’orizzonte
quasi per l’intera notte. Plutone si trova ancora nella parte alta
della costellazione del Sagittario, costellazione in cui è destinato a
rimanere ancora 11 anni, fino al 2023.
Con la sua magnitudine
14 sono necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm).
Articolo tratto da: www.astronomia.com
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